Ecobonus al 110% & Co.

  • Autore: Giada Ruscica
  • 20 mag, 2020

Ristrutturare Casa senza spendere 1 euro?  Tra Slogan & realtà!

Ebbene, ci siamo, finalmente abbiamo il testo del DECRETONE RILANCIO, una potenza di fuoco di difficile comprensione, di complessa  applicazione e come al solito, piace dirlo, composto da molte chiacchiere e nessuna risposta concreta.

Quindi, se anche te gira la testa e ti senti confuso, siediti.

Qui di seguito abbiamo deciso di fare un quadro riassuntivo dei BONUS che attualmente potrai utilizzare per ristrutturare e arredare la tua casa, che sono:

BONUS RISTRUTTURAZIONI AL 50% 
BONUS MOBILI AL 50%
BONUS VERDE AL 36%

BONUS FACCIATE AL 90%
SISMABONUS DAL 50 ALL'85% 
ECOBONUS DAL 50 AL 75% bonus verde al 36%



Partiamo da lui, il Re delle ultime settimane l'ECOBONUS e SISMABONUS CHE GRAZIE ALL'ART 119 DEL NUOVO DECRETONE E' SALITO AL 110%!

Questo ti consentirà di fruire di una detrazione fiscale nella misura del 110% per le spese documentate e sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, da dividere in cinque quote annuali di pari importo.

Avrai inoltre, la possibilità di cessione del credito oppure dello sconto diretto in fattura, rispetto a questo, stiamo attendendo ancora le direttive da parte dell'Agenzia delle Entrate!

Per quali interventi puoi utilizzarlo:

a) interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo. Spesa massima 60.000 euro moltiplicato per le unità immobiliari dell'edificio;

b)interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A,, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici di cui al comma 5 e relativi sistemi di accumulo di cui al comma 6, ovvero con impianti di microcogenerazione
Spese non superiore a euro 30.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito;

c)interventi sugli edifici unifamiliari (adibiti ad abitazione principale) per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici  ovvero con impianti di microcogenerazione.
La spesa massima su cui calcolare il bonus è di euro 30.000 ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito;

d)altri interventi di efficientamento energetico (INFISSI, PAVIMENTI,  infissi, ecc.) nei limiti di spesa previsti per ciascun intervento i dalla legislazione vigente ed a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno dei suddetti interventi previsti dal decreto Rilancio.

NOTA BENE:

E' necessario che ci sia il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, ovvero se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (A.P.E), ante e post intervento, rilasciato da tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata

e) interventi volti alla riduzione del rischio sismico  nelle zone 1-2-3, e sempre con riferimento alle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021;

f) impianti fotovoltaici, per una spesa non superiore ai 48.000 euro.

Chi può richiederlo:

  • le persone fisiche
  • i contribuenti titolari di reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali)
  • le associazioni tra professionisti e gli enti (pubblici/privati) che non svolgono attività commerciale
  • i titolari di reddito d’impresa (solo con riferimento ai fabbricati utilizzati per l’attività imprenditoriale)
  • i titolari di un diritto sull’immobile, i condòmini (per gli interventi sulle parti comuni condominiali) e gli inquilini che hanno l’immobile in comodato
  • il familiare/coniuge o convivente more uxorio che vive con il possessore/detentore dell’immobile dove verrà realizzato l’intervento (a patto che sostenga personalmente la spesa)

So che in realtà la domanda che vuoi farmi è: ma allora posso Ristrutturare Casa senza spendere 1 euro, come dice Conte?

Difficilmente.

Certamente potrai usufruire dei credito d'imposta, cioè potrai detrarre l'importo delle spese dall'IRPEF o dall'IRES,  ma dubito che troverai un'impresa disposta a fare lo sconto del 100% in fattura. 

Sono tempi difficili per tutti anche per le imprese, le quali hanno bisogno di liquidità e non certamente di un credito d'imposta cedibile.

Dai, so che Conte ti aveva quasi convinto di aver fatto una cosa straordinaria ma la verità è un'altra e tu comunque potrai godere di altri Bonus attualmente già attivi, come:

IL BONUS RISTRUTTURAZIONE 2020:
Ti consente di ristrutturare casa, effettuando lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione, e di fruire di una detrazione fiscale del 50% sino ad un importo di spesa di 96.000 eur.


IL BONUS MOBILI:
Si può usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. L'agevolazione spetta anche per gli acquisti effettuati nel 2020  ma potrà essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio 2019.


La detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro.


IL BONUS VERDE:
Il bonus verde consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per i seguenti interventi:
  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Danno diritto all’agevolazione anche le spese di progettazione e manutenzione se connesse all'esecuzione di questi interventi.

La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. Pertanto, la detrazione massima è di 1.800 euro (36% di 5.000) per immobile.



IL BONUS FACCIATE: L’agevolazione consiste in una detrazione d’imposta, da ripartire in 10 quote annuali costanti, pari al 90% delle spese sostenute nel 2020 per interventi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in determinate zone.
Sono ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi.


Ti invitiamo comunque a tenerti aggiornato consultando il sito dell'Agenzia delle Entrate, chiamando il tuo commercialista oppure fissando un appuntamento con i nostri tecnici per una Consulenza Gratuita!


A presto!

Dott.ssa Giada Ruscica
Autore: dott.ssa Giada Ruscica 18 mag, 2021
Bonus Ristrutturazione & Sconto in Fattura
Autore: 08080c86_user 07 dic, 2020

Nella legge di bilancio 2021,   che ha avuto il via libera del Cdm e che ha inziato il suo iter parlamentare, c'è anche la proroga del bonus ristrutturazioni per il 2021. 

Anche per l'anno prossimo sarà possibile ottenere la detrazione Irpef del 50% per gli interventi di recupero edilizio del patrimonio immobiliare.

Il bonus ristrutturazioni è la detrazione fiscale Irpef del 50% delle spese sostenute  per i lavori realizzati su condomini e o edifici singoli. Il limite massimo di spesa per i lavori di ristrutturazione è fissato in 96mila euro. 

A partire dal 2020 i lavori di ristrutturazione che implicano anche un miglioramento energetico devono essere necessariamente accompagnati dall'invio della comunicazione all'Enea.

In particolare  i lavori ammessi al bonus ristrutturazione  sono i seguenti:

  • lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001);
  • interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001).

Alcuni esempi di lavori di manutenzione ordinaria per cui è riconosciuto il bonus ristrutturazioni sono i seguenti:

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza
  • realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
  • sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso
  • rifacimento di scale e rampe
  • interventi finalizzati al risparmio energetico
  • recinzione dell’area privata
  • costruzione di scale interne

Cessione del credito o sconto in fattura per le ristrutturazioni

L'articolo 121 del decreto Rilancio, normativa di riferimento per il superbonus 110, prevede che anche per quanto riguarda il bonus ristrutturazioni sia possibile optare, oltre che per la detrazione Irpef nella dichiarazione dei redditi, anche per lo sconto in fattura o la cessione del credito.

 

 

Autore: Dott.ssa Giada Ruscica 22 ott, 2020
I primi passi verso l'Ecobonus 110
Autore: 08080c86_user 12 lug, 2019
AFFITTI BREVI E D'INTORNI
Autore: GIADA RUSCICA 28 gen, 2019
Solo la collaborazione può creare una nuova e straordinaria realtà: incontriamo il progettista e formatore Michele Ramella Ottaviano
Autore: STOCCO EGIDIO 16 nov, 2018

Buone notizie, anche quest'anno il Governo ha prorogato il Bonus Ristrutturazioni.

Come certamente ricorderete, il Bonus sulla Ristrutturazione permette una detrazione Irpef del 50%.

Il limite massimo di spesa è di 96.000 euro.

Ecco i lavori per i quali potrai chiedere la detrazione:

  1. manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia di una o più unità abitative
  2. manutenzione straordinaria e ordinaria, restauro, risanamento e ristrutturazione sulle parti comuni degli edifici residenziali
  3. ricostruzione e ripristino immobile danneggiato
  4. realizzazione di autorimesse e posti auto
  5. installazione di ascensori e montacarichi
  6. realizzazione di strumenti allo scopo di favorire la mobilità interna ed esterna mediante l’utilizzo di tecnologie avanzate
  7. interventi di bonifica amianto
  8. interventi per la prevenzione di atti illeciti, come furti, etc.
  9. interventi volti alla riduzione dell’inquinamento acustico, risparmio energetico, misure di sicurezza statica e antisismica per gli edifici
  10. spese di progettazione
  11. altre prestazioni professionali relative alla ristrutturazione
  12. spese per la messa a norma degli impianti elettrici e a metano
  13. spese per l’acquisto di materiali
  14. compenso per le relazioni di conformità degli impianti
  15. perizie e sopralluoghi
  16. oneri di urbanizzazione
  17. Iva, bollo e diritti pagati per ottenere concessioni e permessi e comunicazioni inizio lavori
  18. altri costi strettamente legati ai lavori di ristrutturazione

Chi può chiedere la detrazione:

  • proprietario
  • titolare di usufrutto, uso, abitazione o superficie
  • inquilino o comodatario
  • soci di cooperative
  • soci di società semplici
  • imprenditori individuali, per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce
  • il familiare convivente
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
  • il convivente more uxorio

Per richiedere il Bonus Ristrutturazione, non dimenticarti di:

  • inviare, se prevista per legge, la comunicazione inizio lavori all’ ASL;
  • effettuare il pagamento delle spese tramite bonifico, da cui deve risultare: causale, codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e partita Iva del beneficiario del pagamento;
  • indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e la quota di detrazione, la detrazione totale va divisa in 10 quote di pari importo e dall'anno successivo all'esecuzione degli interventi si inizia a dichiarare la prima quota;
  • conservare i documenti relativi al bonus ristrutturazione: concessioni, autorizzazione, comunicazione inizio lavori, comunicazione ENEA, se prevista, ricevute di pagamento, fatture, etc.

Per maggiori info chiama il tuo commercialista e visita il sito dell’Agenzia delle Entrate.


Autore: GIADA RUSCICA 25 lug, 2018
RISTRUTTURAZIONE CASA: OBBLIGO DI TRASMISSIONE DATI ENEA
Autore: GIADA RUSCICA 23 lug, 2018
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Autore: G 28 giu, 2018
PER QUALI INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE CASE E' POSSIBILE RICHIEDERE L'AGEVOLAZIONE IVA
Autore: STOCCO EGIDIO 25 giu, 2018

Ecco, se sei stato attratto dal titolo e mi stai leggendo, allora le informazioni che troverai qui di seguito ti saranno certamente utili e preziose.

Andiamo con ordine.

Spesso ci scrivono clienti che vogliono conoscere il costo al mq di una ristrutturazione senza darci alcuna informazione aggiuntiva, della serie: “Buongiorno sono la Sig. Maria, volevo sapere quanto mi costerebbe più o meno, ristrutturare la mia casa di 100 mq”.

Molte aziende, infatti, per attrarre clienti, pubblicizzano il loro servizio di ristrutturazione chiavi in mano scrivendo a caratteri cubitali “RISTRUTTURAZIONE COMPLETA CASA X al MQ”.

Quel valore X spesso è molto basso e quasi sempre è fuori mercato .

 

Sicuramente ti sarà capitato di cercare un volo attraverso una delle piattaforme che mettono a confronto i prezzi delle varie compagnie aeree; inserisci le date, l’aeroporto di partenza, la destinazione, il numero di persone e dopo qualche secondo compare un lungo elenco di voli con l’indicazione del costo con la formula “A PARTIRE DA X EURO”. Il problema è che quando fai click per prenotare, ti accorgi che in realtà il prezzo finale non è proprio quello indicato. Esso, infatti, dipende dalla scelta del posto, dal bagaglio, dalla classe, dai costi di gestione e dal metodo di pagamento.

 

La stessa dinamica vale per il PREVENTIVO DI UNA RISTRUTTURAZIONE CHIAVI IN MANO DI UN QUALSIASI TIPO DI IMMOBILE.

 

Oggi più che mai, dal momento che siti broker, con lo scopo di offrire un confronto tra preventivi approssimativi, compaiono come lumache dopo la pioggia d’estate.

Lo sapevi che quando metti un annuncio (così perché vuoi farti un’idea) su uno di questi siti, l’impresa paga profumatamente solo per vedere il tuo annuncio?

 

Il preventivo è una COSA SERIA e la RISTRUTTURAZIONE non è una cosa FACILE.

 

 

1. CAPIRE IL VALORE DI UN PREVENTIVO

Voglio spiegarti da che cosa dipende il costo di una ristrutturazione, a costo di essere noioso.

Vediamo insieme i principali fattori che incidono sul costo di una ristrutturazione tipo:

– il progetto;

– i mq dell’immobile da ristrutturare;

– le spese di allestimento cantiere;

– le spese di demolizione e rimozione;

– le spese per opere edili;

– le spese per impianto idraulico (è da rifare?);

– le spese per l’impianto gas;

– l’impianto elettrico (è a norma?);

– l’impianto di climatizzazione (è da fare?);

– i materiali utilizzati (esistono piastrelle da 10 euro/mq come da 110 euro/mq!);

– i serramenti (sono da sostituire, sono in buone condizioni, si possono recuperare?);

– la necessità di altri servizi opzionali (es. smontaggio-montaggio mobili);

– le spese legate alla sicurezza in cantiere;

– il costo del lavoro;

– il tempo impiegato per la ristrutturazione;

– eventuale urgenza del cliente per la realizzazione delle opere;

– costi legati al trasporto e custodia del materiale;

– luogo in cui si trova il cantiere.

 

Come avrai certamente capito, quindi, non esiste un valore fisso e preciso da moltiplicare per il numero dei mq per calcolare il costo di una ristrutturazione chiavi in mano, proprio a causa di queste infinite variabili di cui abbiamo parlato.

 

Ora, sei d’accordo con me nel dire che chi propone uno slogan di questo tipo: “RISTRUTTURAZIONE CHIAVI IN MANO Xeuro/MQ”, dice una BALLA, a meno che non sia uno che lavora per conto proprio, senza P. Iva, senza dipendenti, senza pagare 1 euro di tasse e utilizzando panettieri al posto di muratori e cartone al posto delle piastrelle.

 

Tornando al preventivo, dipende molto da quello di cui hai bisogno; se hai necessità di farti un’idea di massima sui costi di una RISTRUTTURAZIONE, perché, ad es., devi acquistare casa o un immobile da investimento oppure affittare un negozio e vuoi sapere di quanto budget hai bisogno, un PREVENTIVO approssimativo può essere un primo dato da tenere in considerazione.

 

Se, invece, vuoi un preventivo quanto più trasparente e corretto possibile, perché devi chiedere un finanziamento e quindi sei costretto a fare le scarpine alle mosche, allora quel tipo di preventivo è da buttare nella spazzatura.

 

A te che appartieni al secondo gruppo di persone, dopo aver scelto almeno tre IMPRESE da stalkerizzare, consiglio di inviare una richiesta di preventivo fornendo i seguenti elementi:

 

1 – tipologia di immobile: casa da acquistare, acquistata, in affitto o da investimento;

2 – n. di mq;

3 – una pianta dell’immobile, va bene anche la mappa catastale;

4 – foto;

5 – tempistiche;

6 – motivo della richiesta di preventivo (es. mi serve un preventivo di massima perché devo sapere se posso permettermi di ristrutturare);

7 – necessità o meno di un progetto;

8 – budget massimo;

9 – disponibilità oraria per il sopralluogo;

10 – numero di telefono per essere ricontattato (si lo so sembra assurdo, ma ci sono persone che si dimenticano anche di scrivere il loro numero di telefono, per poi lamentarsi di non essere state richiamate tempestivamente!)

 

2. IL SOPRALLUOGO NON È UNA PERDITA DI TEMPO

 

Voglio aprire la questione SOPRALLUOGO: questo non deve essere vissuto come una violazione della propria privacy, ma come un ulteriore strumento per il tecnico di verificare i dati scritti sulla carta, dettagli di cui altrimenti non si sarebbe potuto tenere conto.

Inoltre, è una buona occasione per conoscervi personalmente e per sottolineare quelli che sono i tuoi desideri e le tue necessità da soddisfare.

Credimi, i vari geometri, architetti e ingegneri non si divertono a venire a casa tua per annoiarti e perdere tempo. Infatti, spesso fanno i salti mortali per potersi districare tra lavoro d’ufficio, pratiche burocratiche, sopralluoghi, gestione di cantiere e delle maestranze, discussioni con i fornitori.

Sono sicura che da ora innanzi anche tu ci guarderai con occhi diversi quando varcheremo la soglia di casa tua o del tuo negozio!

 

3. LA RISTRUTTURAZIONE NON È UNA COSA FACILE

Ora voglio sfatare un altro mito: LA RISTRUTTURAZIONE È UNA COSA FACILE.

In realtà, la RISTRUTTURAZIONE non lo è affatto.

Certo, anch’io a cinque anni credevo di saper volare, quindi una volta provai a lanciarmi da un albero di fico con ali fatte di cartapesta pronto a spiccare il volo; peccato che il sapore della terra in bocca mi traghettò verso la triste realtà: non potevo volare!

 

Dicevamo, RISTRUTTURARE non è una cosa facile, ora voglio spiegarti il perché.

 

Dal momento che decidi di ristrutturare casa, scegliendo l’azienda a cui affidare le opere, alla realizzazione finale (e al brindisi d’inaugurazione, con tanto di champagne), l’impresa prescelta deve far fronte a :

-telefonate, scambio di e-mail, sopralluogo, altre telefonate, altre e-mail, questo solo per la redazione del preventivo;

-incontro con il cliente per la spiegazione del preventivo;

-meeting, telefonate, giri di e-mail e altre chiamate per lo studio del progetto;

-studio e preparazione delle pratiche burocratiche per il comune, rimbalzi e lunghe code nei vari uffici;

-scelta dei fornitori e dei materiali, l’obiettivo è il prodotto giusto al prezzo giusto;

-litigi vari con i fornitori per il rispetto delle tempistiche;

-programmazione del cronoprogramma (chi deve fare cosa e quando);

-organizzazione e supervisione delle maestranze;

-controllo delle opere eseguite;

-gestione dei diverbi tra i vari tecnici e dei rimbalzi di responsabilità;

-gestione dello stress e degli imprevisti di cantiere;

-rispetto delle tempistiche;

-varie ed eventuali post-opera.

 

Non è FACILE, è un lavoro che richiede capacità, esperienza, conoscenza, pazienza e certamente, dedizione.

 

È un lavoro per professionisti.

Ora, quindi, prima prenditi un caffè e poi continua a leggere con attenzione!

 

Da oggi prima di richieder un preventivo ricordati che:

 

·        redigere un preventivo è un vero e proprio lavoro, a cause delle variabili da tenere in considerazione e di cui ti ho ampiamente parlato, quindi evita di mandare richieste random a mille imprese solo perché la notte non riesci a dormire (dai non ti offendere, lo facciamo tutti);

 

·        è importante trasmettere nella richiesta di preventivo tutti gli elementi di cui abbiamo parlato prima (mq, foto, motivo del preventivo, tipo di immobile, tempistiche, budget e bla bla bla…)

·        offrire un servizio di RISTRUTTURAZIONE non è facile quindi, è semplice intuire che è un servizio che non può essere regalato e su cui è difficile risparmiare in modo intelligente, cioè è difficile spendere poco e avere nello stesso tempo un servizio di livello, alte prestazioni, prodotti non di scarsa qualità, assistenza post-opera e tanto di estasi finale per il risultato raggiunto!

 


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